Ho appena messo tutto Fraktalia sotto Licenza Creative Commons, la licenza, o meglio le licenze, per i contenuti in forma di testo, video o immagini. Le CC si basano sul principio per cui i diritti rimangono all’autore, ma l’utilizzo delle opere è concesso a chiunque, basta che ne rispetti alcune condizioni. Queste condizioni sono in totale sintonia con i principi che regolano il copyleft del software libero, da cui è nata anche la licenza GNU/GPL, sempre per opera del mitico quanto bizzarro Richard Stallman.
In Italia è attiva una sezione del progetto International Commons, guidata dal gentilissimo Prof. Juan Carlos De Martin e un gruppo di lavoro giuridico. Il sito di riferimento è Creative Commons Italia.
Per mettere Fraktalia sotto CC il percorso è stato facile. Niente plugin, pur se ne esistono tanti. Basta andare su sito Creative Commons, rispondere ad alcune domande per definire il tipo di licenza, e si ottiene un codice, completo di link al logo delle CC, da inserire nel footer del proprio blog o dovunque altro lo si voglia mettere.
Le domande cui si deve rispondere servono a definire i permessi d’uso dei propri materiali e stabilirne dei limiti, come per esempio l’utilizzo a fini commerciali o la possibilità di modificare il materiale.
Io ho scelto di concedere l’utilizzo commerciale dei contenuti di fraktalia solo con il mio permesso, e di consentirne la copia e la distribuzione solo se sotto la medesima licenza CC.