Sceneggiature? Ma non sarebbe meglio vederle, che leggerle?
Si, credo una sceneggiatura sia più interessante da vedere realizzata in film, piuttosto che leggerla, con il suo formato faticoso, che sia all’americana [come mi hanno insegnato], all’italiana o alla francese.
Lo so, avevo detto che erano in arrivo, ma in realtà ci ho ripensato, o quasi.
Per accontentare Qualcuno, tuttavia, ne inserirò una, e una soltanto. Quella che, con la superevisione di Sergio Donati, dei docenti Enrico Valenzi e Paolo Restuccia, del regista Ernesto Spinelli, e degli allievi del corso di sceneggiatura [Isabella, Iulca, Riccardo, Valerio, Matteo] della scuola Omero, è diventata ora un breve cortometraggio.
E visto che ci sono, ringrazio anche la scuola Omero!
Ora, vorrei fare il passo successivo. O almeno quello che ritengo sia il passo successivo del mio percorso creativo… Non si scrive solo con la penna, a volte è necessaria anche una viedocamera, e tanti collaboratori!
Sceneggiatura: ciao_lara
Cortometraggio: Ciao, Lara
Cosa fare quando si torna a casa stanchi, dopo una lunga giornata di lavoro, e qualcuno, o qualcosa, non ci permette di goderci un giusto riposo? Be’, meglio premere ‘off’!
Senza titolo?
In arrivo le ultime cose, ancora non le sento pubbliche. e in arrivo anche soggetti e sceneggiature. quest’anno mi sono data al cinema…
Il telefono squilla
Un grazie alla mia amica s. per l’ispirazione… per ora è solo un appunto, ma ci sto lavorando.
Vorrei incontrare Fallen
Stavo comodomente seduta sul cesso di casa mia, a leggere uno dei fumetti della mia fantastica cessolibreria, quando sono dovuta correre al pc a scrivere ‘sta cosa…
Laurea honoris causa
Ma guarda che tipo…
Leggi tutto “Laurea honoris causa”
L’amico di Penny
Alcune persone vivono di piccole cose…
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Perchè proprio a me
Ci sono cose che segnano una cesura nella nostra vita. Regalano un ‘prima’ e un ‘dopo’. Questo racconto putroppo è autobiografico. Uno dei pochi.
Lavavetri
A volte, camminando o girando per la citta’, qualcosa o qualcuno ci regala un’emozione, bella o brutta che sia.
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Incontro di partite Iva
Una storia vera, o quasi. Il lavoro appeso a un filo. Di quelli che qualcuno vorrebbe usare per muoverci come burattini.
E allora, un bel paio di forbici, anche quelle piccole, per le unghie, e zac! il filo non c’e’ piu’.
E neanche il lavoro. Cazzo!
Ci abbiamo guadagnato pero’ tanti amic* nuov* e un po’ di saggezza per i giorni a venire.
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