L’altra sera siamo usciti a portare fuori Lilli per il consueto giro serale. Se non ci fosse Lilli, a volte staremmo davanti al computer più di dieci ore di fila. Vabbe’, anche i vicini fanno del loro per aiutarci a non stare troppo seduti, eh!
L’altra sera, dunque, siamo lì che passeggiamo in silenzio, Lilli annusa qua e la’, ogni tanto si piega sulle zampe dietro e tira fuori quella smorfia buffa di quando fa la pipì. E tu vai a capire se sorride di piacere si irrita perché noi la osserviamo, o semplicemente fa una smorfia per la posizione scomoda.
Io, invece, forse perché affamata, sono tutta assorta da una piacevole attività quasi canina: col naso per aria, annuso i profumi che arrivano dal ristorante vicino, non curandomi né di dove cammino, né di cosa ho intorno. E sbaglio. Per un pelo non mi perdevo qualcosa di incredibile!
A risvegliarmi dai miei annusamenti goderecci, per fortuna, sono le parole di uno sbarbatello (leggi: ragazzino di circa quattordici anni), che mi domanda tra il timido e lo spavaldo (quell’ossimoro emotivo di cui sono capaci solo i ragazzini): posso accarezzare il cane, o mi morde?
Da lì finalmente mi accorgo che non è uno, ma sono invece una ventina di sbarbatelli, tutti radunati intorno a una pachina sul marciapiede. Non faccio nemmeno in tempo a cominciare il mio solito spionaggio urbano, chè gli sbarbatelli partono di corsa in tutte le direzioni. Chi corre a sinistra, chi a destra, lungo il marciapiede tra le auto parcheggiate, o nello spiazzo che si apre poco distante.
Solo dopo vedo due sbarbatelli fermi immobili, con la testa appoggiata al muro. Questo mi fa pensare… ci metto qualche secondo a capire, il tempo che la conta è finita, e i due del muro si mettono in cerca, tutti presi dalla loro missione.
Pochi secondi di silenzio, e vedo sbarbatelli saltar fuori come funghi tra le macchine in sosta, dalle rientranze dei portoni, dietro i bidoni della spazzatura:
corrono, urlano, ridono, si incitano a vicenda.
Beh, mi è presa una voglia, ma una voglia pazzesca di giocare con loro. Mi sarei nascosta dietro quella macchina rossa, che aveva pure un motorino a riparare la visuale dall’altro lato. Avrei aspettato che l’accecato passasse oltre, e poi come un fulmine: tana libera tutti!!! Tra le risate generali ché magari ero la prima e non liberavo nessuno 😀
Non l’ho fatto, non sarebbe stato divertente, per loro (per me si, eh!). Mi piacerebbe però che si tornasse un po’ a giocare insieme per le strade a questi giochi per cui non serve nulla, nessun supporto, nessun oggetto di alcun tipo, soprattutto nessuna forma di energia se non quella del proprio corpo… Allora si, che sarebbe un ‘tana libera tutti’…
p.s.: non ce l’ho con la tecnologia, eh. Non sono forse una donna tecnologica, io? Sono andata pure alla GGD! Penso solo che ogni tanto, un po’ di sano divertimento collettivo semplice e ‘antico’, gioverebbe molto a tutti 😉
foto valentina cinelli
E’ uno dei motivi per cui, a suo tempo, organizzavo i primi flashmob a Roma.
Ed è il solo motivo per cui, dopo cinque anni, c’ho ancora voglia di farne, solo che, appunto, pare sempre che mi voglia divertire solo io..
credo che al fondo la voglia di divertirci ce l’abbiamo tutti, basta solo saperla ascoltare (o ritrovare, se è nascosta molto in fondo…)
cmq, please, continua a organizzare i flashmob, che tra l’altro per quello che ho visto sono sempre assai partecipati! anzi, se ti serve una mano, son qua 😉
l’altra sera in ogni caso si parlava di organizzare una giornata di giochi all’aperto, tipo nascondino, campana, mosca cieca, ruba bandiera… ci staresti?
Beh, domenica mattina a Urbino sotto al sole giocavamo con i gomitoli di lana, non era malissimo devo dire.. 🙂
Fatto è che io mi scoccio presto, a ‘sti flashmob ho sempre voluto far cambiare direzione un attimo dopo che si capisse quale fosse, per cui dopo i quattro che organizzai nel 2003 non ho trovato più nessuno disposto a fare le follie che ho in mente.
Prossima volta che ci “inciampiamo”, se vuoi, te ne parlo.
L’idea dei giochi all’aperto mi sembra una figata, se ci starei? Ne sarei onorato!
mi hai fatto tornare bambina… :’)
@biccio bello giocare con i gomitoli di lana!!! Ci insegni?
@JJFlash volentieri parlo con te dei flashmob! inciampiamoci, allora 🙂
e appena mi riprendo dall’influenza, organizziamo una giocata all’aperto!
@bastet bello, no? tornare un po’ bambini, ogni tanto 😉