Nel mio computer c’è una cartella che si chiama ‘racconti’, dentro la quale ci sono varie altre cartelle. Tra queste ce n’è una che si chiama ‘da finire’. Questa cartella contiene idee per racconti, o racconti iniziati e non finiti.
Nel mio computer c’è poi una cartella che si chiama ‘sceneggiature’, dentro la quale ci sono varie cartelle, e tra queste ce n’è una che si chiama ‘da finire’. Questa cartella contiene sceneggiature iniziate e non finite.
Nel mio computer c’è anche un file txt che si chiama ‘post’. Mi serve per appuntarmi le idee o per iniziare a scrivere i post che poi voglio pubblicare su questo blog.
Quando decido di pubblicare uno di quei post appuntati, lo copio e lo incollo dentro wordpress, e da lì continuo a scriverlo. Una volta che il post è pubblicato, cancello gli appunti dal file txt.
Quel file txt, ora, è lunghissimo. Ci saranno almeno una ventina di appunti, molti post iniziati, molti quasi finiti. Nessuno pubblicato.
E’ un file di post incompiuti. Ciascuno ha qualcosa che non mi convince, o mi ha annoiato, o forse non è più il suo tempo.
Spesso apro quel file, do’ una scorsa ai vari post incompiuti, provo a riprenderne uno, scrivo magari qualche parola.
Poi mi ritrovo con le mani sulla tastiera e lo sguardo altrove. Allora chiudo il file.
E intanto questo blog langue, e il file txt si allunga.
Non so come mai in questo periodo non riesco a scrivere qualcosa che sia per me comunicabile. O forse lo so, ma non lo scriverò 😉
Quei post incompiuti, però, mi fanno tenerezza. Hanno un loro senso, sono un bacino di idee, pensieri, storie che stanno là in attesa. Un’attesa forse inutile, o forse no.
Mi sembrava giusto, nell’attesa che condivido con i miei post incompiuti, dare loro almeno la dignità della menzione su questo blog, per cui sono nati, e per cui, forse un giorno, saranno pronti.